Contrazioni Muscolari


 

Generalmente, possiamo trovare contrazioni:

  • isometriche: quelle che non prevedono variazione di lunghezza del muscolo. Questa contrazione si verifica per esempio esercitando una forza contro una resistenza inamovibile (esempio un muro), o mantenendo per un certo tempo una posizione statica (esempio una planche o un front lever);
  • isotoniche: sono quelle contrazioni che prevedono di sollecitare il muscolo con una resistenza costante lungo tutta il suo movimento. Questo tipo di contrazione è difficilmente realizzabile, e le macchine isotoniche (quei tipici macchinari da palestra) non permettono di eseguire questa contrazione;
  • concentriche: si verificano queste contrazioni quando la resistenza viene superata e il ventre muscolare si accorcia. Per esempio quando si esegue il movimento di salita in una trazione, oppure quando eseguiamo il movimento di spinta verso l’alto nello squat;
  • eccentriche: si verificano nella fase negativa di un movimento, quando il muscolo tende ad allungarsi. In questa situazione quando il ventre muscolare si allunga si sviluppa tensione. Esempio: quando si frena il proprio peso corporeo nel movimento di discesa di una trazione alla sbarra stiamo eseguendo la fase eccentrica di questo esercizio;
  • isocinetiche: indicano contrazioni in cui la velocità di movimento della resistenza è costante. Le contrazioni isocinetiche avvengono grazie a particolari macchine e il loro uso è principalmente in campo riabilitativo;
  • pliometriche: sono contrazioni con caratteristiche di esplosività, che si verificano sfruttando l’energia elastica accumulata durante una fase eccentrica con pre-stiramento, per re-indirizzarla nel minor tempo possibile in una contrazione concentrica. Tipico è l’esempio di una caduta da un rialzo con successivo balzo;
  • auxotoniche: sono contrazioni in cui l’aumento della resistenza da vincere è dettato dallo sviluppo del movimento. Un esempio tipico può essere durante l’allenamento con gli elastici: più l’elastico si allunga e più aumenta la resistenza da superare.

 

Nel ginnastica calisthenica le contrazioni più utilizzate sono sicuramente quelle isometriche, quelle concentriche, quelle eccentriche e quelle pliometriche. In alcuni casi si sfruttano quelle auxotoniche sfruttando gli elastici, per semplificare un esercizio o renderlo più impegnativo.